SIX QUESTIONS FOR THE MEDIA, THE UN AND NGOS REGARDING THE HOULA MASSACRE
May 29, 2012
Syria 360 – Editor’s Note:
I received this statement through private correspondence with Marinella Corregia. I am posting the original Italian version. It appears on her website as “Lettera aperta al Ministro degli Esteri: Massacro degli innocenti a Hulé (Siria), contraddizioni dei media e dei politici internazionali”.
~Alexandra
SEI domande (ai media, alla Pillai-Onu, alle ong, sul massacro di Hulé (Siria)
1. Cui prodest? A chi giova un simile massacro? Quale risultato ha avuto a livello internazionale? E’ evidentissimo. Ambasciatori siriani espulsi, e ormai si parla di attacchi militari non appena la Russia dirà sì (come nel caso libico). Ovviamente l’Italia sarà in prima fila. Non si è fatta mancare una guerra in questi decenni.
2. I media dicono che l’Onu accusa il governo siriano. Ma il generale Robert Mood capo degli osservatori Onu non l’ha fatto. E Navi Pillai, Commissario Onu per i diritti umani, accusa il governo siriano ma – risulta perfino nel suo comunicato! – lo fa sulla base di “unconfirmed news” (notizie non confermate) a proposito appunto degli assassini recatisi casa per casa. In un altro comunicato il Commissariato sostiene che “i residenti” (sentiti da chi?) accusano le forze pro-Assad. Ma non è probabile che gli assassini fossero non riconoscibili? (Ricordo anche en passant che da mesi e mesi la Pillai prende come fonte assoluta l’Osservatorio londinese Sohr e interviste a oppositori. E che anche nel caso libico si distinse per l’operazione di disinformazione, un grande aiuto all’avvio della guerra).
3. I raccapriccianti video su youtube (http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=7B2_iY9ALpg&feature=endscreen) e (http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=bLab9mIl750&feature=endscreen&skipcontrinter=1) mostrano i bambini ammassati in diverse ambientazioni, case o moschee. Dove sono stati trovati i bambini? Chi li ha trovati? Perché assassini mandati dal governo avrebbero dovuto lasciarli alla vista di tutti e degli osservatori Onu? Secondo il centro di informazione cattolico Vox Clamantis che si trova a Qara, in Siria, i bambini e gli adulti sono stati uccisi da terroristi in diversi luoghi e poi portati dai complici nella moschea per mostrarli agli osservatori e incolpare l’esercito, così da provocare (finalmente) un intervento armato esterno diretto e non solo indiretto. Del resto lo stesso Ban Ki Moon parla dell’esistenza di una terza forza, terrorista, in Siria.
4. Questo video http://www.youtube.com/watch?v=-DhJoeorfDY&feature=related mostra bambini morti con i polsi legati, e la didascalia è “hanno legato le mani ai bambini prima di ucciderli”. Ma non è incredibile che un assassino si metta a legare le mani dei bambini prima di ucciderli in massa? Sembra esserci una componente di messinscena – orrenda – che rende tutto sospetto.
5. L’opposizione (fonte dei media) parlava di massacro da bombardamenti contro manifestazioni pacifiche e poi contro le aree residenziali. E Ban Ki Moon protestava contro l’uso di armi pesanti. Ma i morti (bambini e adulti) mostrati non sembrano essere stato uccisi in tal modo: al contrario sembrano essere stati uccisi da breve distanza, uno per uno, non nel crollo di case o colpiti da armi pesanti. Non c’è polvere, non ci sono disintegrazioni di corpi, né macerie. L’opposizione (fonte dei media in seguito, ha in seguito cambiato versione minimizzando il ruolo dell’artiglieria.
6. Non ci sono del resto video di bombardamenti governativi su Hulé. Né ci sono video – mi pare – di persone uccise nelle strade. C’è un video (arriva digitando “Hula massacre” su Google) che mostra uomini che corrono via nelle strade dopo rumori di spari, mentre qualcuno rimane a giacere per terra e viene poi portato via. Ma si vendono delle bandiere nazionali (rosse bianche nere), non dell’opposizione. Dove è stato girato e a chi si riferisce? (http://www.youtube.com/watch?v=o84kc_Y1Gfo)
Alcune altre considerazioni si trovano qui: http://www.rt.com/news/damascus-refutes-accusations-houla-massacre-339/
Marinella Correggia
Per chi volesse fare propria questa lettera e spedirla al nostro Ministero degli Esteri, l’indirizzo è: gabinetto@esteri.it